EPATITE:
Il 28 luglio è la Giornata Mondiale contro l’epatite.
Vogliamo cogliere quest’occasione per ricordare alcuni dati circa la correlazione fra le malattie dentali e l’epatite.
EPATITE
L’epatite è una malattia degenerativa del fegato originata da una infezione virale.
Questa situazione clinica può essere di origine autoimmune o la conseguenza di trasfusioni sangue, l’assunzione di farmaci, droghe o sostanze tossiche, tra cui l’alcool.
Attualmente conosciamo cinque tipi di epatiti virali, cioè prodotte dalla azione di un virus. Le più conosciute sono la A, B e C.
A:
Causa principale dalla proliferazione del virus HVA: si trasmette comunemente attraverso il consumo di cibo o di acqua contaminate dalle feci di un individuo affetto.
B:
Può passare da acuta a cronica. È favorita dalla mancata vaccinazione, permette il facile contagio del virus HVB attraverso i fluidi del corpo (sangue, secrezioni vaginali e liquido seminale) da una persona infetta ad un individuo sano.
C:
Causata dal Virus HVC, trasmessa prevalentemente attraverso il sangue, ma anche dovuta ai contatti sessuali non protetti.
Solo nella Italia, una percentuale tra il 3% ed il 15% della popolazione è portatrice della malattia senza saperlo.
D (Delta):
Infezione rara e grave causata dal virus HVD; il contagio implica il contatto diretto col sangue infetto ed è sempre associata alla presenza del Virus HVB.
E:
Si contrae per via oro-fecale (ingestione di acqua o cibi infetti in cui sia presente materiale fecale che ospiti il virus HVE) o per contatto con il sangue.
È di tipo acuto e particolarmente pericolosa (anche letale) per le donne in stato di gravidanza.
Qualunque tipo di epatite è contagiosa soprattutto quelle di tipo B e C.
Ma esistono anche forme non infettive di epatite, che sono provocate dalla moltiplicazione di un virus.
Alcolica:
Sviluppata come conseguenza del consumo di alcool.
Le molecole di etanolo danneggiano le cellule epatiche, i tessuti del fegato iniziano un processo infamatorio che, con il passar del tempo, produce una necrosi irreversibile, le cellule sane vengono sostituite da tessuto cicatriziale (cirrosi) che produce una progressiva incapacità dell’organo a svolgere le sue normali funzioni.
Autoimmune:
Più comune delle donne. Si manifesta, per ragioni sconosciute, quando il sistema immunitario del corpo attacca le cellule del fegato.
Alcuni sintomi dell’epatite:
Stanchezza estrema.
Malessere simil-influenzale.
Prurito della pelle (Epatite B)
Edema (Epatite B)
Eritema Polmonare (Epatite B)
Colorazione giallastra della pelle e delle sclere oculari.
Urine scure, color caffè
Feci chiare, simile alla creta
Dolore addominale, che si irradia dal fianco destro
Inappetenza
Dimagrimento
Nausea e vomito
Aspetto sofferente
Emorragie spontanee
Ipertensione portale
Insufficienza renale
Encefalopatia epatica
Disturbi epatici e metabolici di vario tipo
Cancro al fegato.
Diagnosi
La diagnosi clinica è emessa da uno specialista dopo i risultati delle analisi e degli esami.
Processo:
Visita Obiettiva: Il medico di base può sospettare una epatite dopo la palpazione dell’addome ed il controllo delle sclere degli occhi associate anche agli eventuali fattori di rischio ed alla sintomatologia descritta dal paziente.
Test sulla funzionalità epatica e per l’epatite
Ecografia addominale
Biopsia del fegato.
Ma qual è la relazione fra una malattia infiammatoria come l’epatite e la salute orale?
Un’infezione virale non trattata in tempo o trascurata, in questo caso di un’epatite, porta allo sviluppo di complicazioni correlate, ma anche ad una serie di manifestazioni extraepatiche tra cui la crioglobulinemia, il linfoma maligno, la sindrome di Sjögren e il lichen planus orale.
Le alterazioni del sistema immunitario causati dall’infezione ed i cambiamenti nell’alimentazione, nello stile di vita, nella composizione della saliva del individuo che ne è affetto, possono facilitare lo sviluppo ed il peggioramento di malattie orali come le parodontite.
Uno studio pubblicato nel 2018 sul Journal of Immunology Research, dimostra la relazione bidirezionale, in termine di manifestazioni cliniche, fra l’infiammazione parodontale ed epatite C.
Sono stati raccolti campioni di saliva e sangue da 50 pazienti anti-HCV positivi e da 25 pazienti con malattia epatica cronica non-HCV. Ai pazienti sono state valutate salute dentale e orale (dentuli, parzialmente entuli, edentuli, evidenza di malattia gengivale, o lesioni della mucosa). L’RNA del virus dell’epatite C (HCV) è stato rilevato nella saliva.
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Sebbene durante la ricerca non è stata trovata una correlazione chiara tra HCV-RNA nella saliva, salute orale e carica virale, l’evidenza aneddotica indica fortemente che i pazienti con infezione da HCV sono inclini a carie; soffrono di scarsa igiene orale ed hanno difficoltà ad avere una buona estetica dentale a causa della loro cattiva salute orale.
Si ritiene che le malattie croniche aumentino il rischio di sviluppare malattie dentali e orali derivate da meccanismi biologici direttamente (ad es. probabile aumento del rischio di sviluppare patologie parodontali associate a una risposta infiammatoria indotta dal diabete) o indirettamente (probabile aumento del rischio di carie dentale nei pazienti con infezione da HCV a causa della riduzione del flusso salivare a causa di farmaci prescritti).
Da un’altra parte, i risultati di uno studio negli Stati Uniti hanno dimostrato che sono necessari maggiori livelli di trattamento dentale tra i pazienti con infezione da HCV.
Altri studi hanno rivelato che nei soggetti infetti, l’esperienza odontoiatrica è stata significativamente più faticosa rispetto ai non infetti da HCV.
Anche il numero di denti mancanti era significativamente più alto nei pazienti con infezione da HCV e la salute parodontale tendeva ad essere più scadente.
Sindrome di Sjögren (SS), l’epatite C e la salute orale.
Iniziamo definendo cosa è la Sindrome di Sjögren (SS): è una malattia autoimmune cronica delle ghiandole esocrine, particolarmente quelle lacrimali e salivari, che provoca secchezza. È una malattia nettamente più frequente nel sesso femminile.
SS può essere primaria (senza impegno sistemico in assenza di altre patologie) o secondaria (accompagnata da altre malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sclerodermia, ecc).
Questa sindrome influenza la salute generale e a causa della scarsa salivazione produce problemi orali come carie e disturbi della deglutizione.
Come nelle altre malattie autoimmuni, la causa della sindrome di Sjögren e poco nota e si ipotizzano cause genetiche, ormonali ed ambientali; queste ultime comprendono agenti infettivi come citomegalovirus, Herpes Virus, Virus di Epstein-Barr ed il virus dell’epatite C HCV.
Quest’ultimo fattore ambientale (HCV) e la sua relazione diretta con la SS, è stato documentato in diversi studi associati a salute orale ed Infezioni immunologiche.
Fino al 75% delle persone con infezione da HCV presenta prove istologiche o un’anomalia del test (cioè, xeroftalmia rilevata dalla colorazione del rosa bengala, test di Schirmer, sialometria) coerente con SS.
Il lichen planus (LP), l’epatite C e la salute Orale.
Noto anche come Malattia delle 4P (Papule poligonali pruriginose e purple), il LP è una dermatosi infiammatoria cronica immunologica che coinvolge soprattutto la cute e le mucose, ma anche le unghie, dando luogo a lesioni papulose o a placche pruriginose, spesse volte erosive ma di natura benigna.
Classifica del LP:
Lichen Planus Orale (OLP): è un tipo di infezione non contagiosa che si manifesta con macchie dal colore bianco e rossastro, ferite aperte e sanguinolente, gonfiore tissutale, placca anomala di colore biancastro, bruciore, dolore, prurito ed atrofia delle papille linguali.
Anche se non sono ancora chiare le cause che favoriscono lo sviluppo del Lichen Planus, fra i possibili fattori si trova la prevalenza dell’epatite C e gli anticorpi del vaccino anti-epatite B nell’individuo affetto da OLP.
Alcuni studi hanno anche dimostrato che il OLP può svilupparsi o peggiorare dopo i trattamenti antivirali HCV.
Diverse ricerche scientifici concludono che l’infezione HCV provoca un declino della salute dei pazienti ed una relazione bidirezionale tra malattie paradontali e l’epatite C derivata sia dalle implicazioni sistemiche sia causate da un comportamento di maggior trascuratezza da parte dei pazienti.
Altri apporti
Uno studio nel Regno Unito (fonte United European Gastroenterology Journal), che ha monitorato per diversi anni lo stato di salute di oltre 469mila persone, ha rilevato la relazione tra la cattiva salute del cavo orale (dolore o sanguinamento gengivale, ulcere, perdita dei denti, ecc) e l’insorgenza dei tumori del colon, del retto, del pancreas e del fegato, in particolare il carcinoma epatocellulare, caratterizzato da un legame sostanziale con la salute del cavo orale
Secondo i ricercatori questa relazione potrebbe essere dovuta al ruolo del microbioma orale e dell’intestino.
Il fegato contribuisce all’eliminazione dei batteri dal corpo umano e quando questo organo è affetto da malattie come l’epatite, la cirrosi o il cancro, la sua efficienza funzionale diminuisce.
Conclusione
La cattiva salute orale è associata a diverse malattie croniche, sia come fattore di rischio che come complicazione correlata ad altre condizioni mediche.
Come facciamo sempre presente, il benessere, fisico e mentale, dipendono dalle corrette pratiche di prevenzione.
Trascurare la salute della bocca può creare danni non solo estetici ma anche funzionali del nostro sistema.
Imparate a pianificare controlli periodici sia con il vostro medico di famiglia sia con il dentista di fiducia.
BIBLIOGRAFIA:
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