Impianto mal posto?
Sonriso Gengivale? Agenesie dentali? Mancanza dei denti laterali? Ecco una possibile soluzioni ai vostri problemi dentali!
Le agenesie dentali sono considerate un disturbo serio dall’individuo che ne è affetto; non solo per il disagio funzionale nella masticazione e deglutizione ma, soprattutto per i casi dove la mancanza dei denti e molto evidente, per le implicazioni estetiche e relazionali.
Attualmente disponiamo di diversi approcci per affrontare questa patologia.
Quale approccio adottare nonché come e quando applicarlo dipenderà della corretta diagnosi e dal piano di trattamento che varia in relazione all’età, alla gravità della patologia e ovviamente alle esigenze ed alle aspettative del singolo paziente
Succede però che alcuni pazienti, dopo lunghi percorsi terapeutici, si ritrovino al punto di partenza o nel peggiore dei casi in una situazione ancora più complessa di quella originale.
In questo blog cercheremo di recuperare la fiducia che alcuni pazienti hanno perso in conseguenza di una cattiva esperienza odontoiatrica.
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Ecco la risoluzione di un caso di impianto mal posto e sorriso gengivale.
Impianto mal posto?
STORIA CLINICA | CASO :
- Paziente S.G. femmina di 22 anni.
- La paziente riferisce di essere stata trattata in precedenza da diversi professionisti a causa dell’agenesia dell’incisivo laterale superiore sinistro e di numerose carie.
Impianto mal posto?
PROBLEMI CLINICI:
- All’esame clinico si rilevano numerose restaurazioni protesiche nonché molteplici otturazioni in composito incongrue e fratture radicolari.
- Presenza di un impianto posizionato con un’errata angolazione e di una corona sul laterale superiore sinistro che determina una notevole distonia estetica.
- Sorriso gengivale.
- Asimmetria del sorriso.
- Alterazioni del colore dentale.
- Carie e fratture radicolari.
PROBLEMI PERCIPITI DAL PAZIENTE
- Disagi per gli ascessi ricorrenti provocati dalle fratture radicolari che la costringevano a continue terapie con farmaci antibiotici.
- Estetica del sorriso alterata.
- Insicurezza nell’affrontare la vita di relazione.
Impianto mal posto?
OBBIETIVI DELLA PAZIENTE
- “Voglio conoscere esattamente, nei dettagli, la condizione della mia dentatura”.
- “Desidero un piano di trattamento completo che garantisca risultati brillanti e duraturi nel tempo e ponga fine ai continui trattamenti di urgenza che hanno prodotto solo ulteriori danni alla mia dentature ed alla mia vita sociale.”
- Estrazione dei denti fratturati e loro sostituzione con impianti osteointegrati.
- Recupero conservativo di alcuni elementi
- Trattamento chirurgico per eliminare il sorriso gengivale e migliorare il contesto gengivale generale e la qualità gengivale intorno all’impianto sul laterale superiore sinistro.
- La fase chirurgica ha inoltre consentito di recuperare i denti precedentemente trattati che avevano sviluppato carie sotto-gengivali.
- Sbiancamento dentale degli elementi inferiori.
- Restaurazione dell’intera arcata superiore e dei settori posteriori inferiori con corone in ceramica integrale.
Impianto mal posto? Sonriso Gengivale? Agenesie dentali? Mancanza dei denti laterali? Ecco una possibile soluzioni ai vostri problemi dentali!
CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE
- Nei casi in cui esistono diverse e numerose patologie è raccomandabile, dopo un accurata diagnosi, formulare un piano di trattamento globale che affronti in modo razionale tutti i problemi presenti. In queste situazioni curare di volta in volta le urgenze, oltre a non produrre risultati duraturi, genera ulteriori e più gravi problemi che renderanno i futuri trattamenti più difficili e costosi oltreché meno affidabili.
- Vale a dire che, in questo particolare caso la paziente era già perfettamente cosciente che solo un approccio omnicomprensivo avrebbe prodotto i risultati desiderati sia perché lo aveva personalmente sperimentato sia perché era stata consigliata da altri pazienti che avevano risolto brillantemente situazioni analoghe abbandonando l’approccio conformativo all’odontoiatria ed abbracciando l’approccio globale.
TEMPO TOTALE DI TRATTAMENTO
- Per chiarire; in situazioni molto complesse come quella descritta in questo “case report” il tempo totale di trattamento va distinto in modo molto rigoroso in tempi biologici e tempi tecnici.
- I tempi biologici sono quelli necessari per ripristinare la salute orale generale dentale e parodontale (il parodonto rappresenta le fondazioni dei denti vale a dire osso alveolare e gengive) e rimuovere le cause dei problemi prima di iniziare a curare gli effetti.
- Questi tempi sono dedicati alla cura ed al recupero di una salute orale perfetta che deve obbligatoriamente precedere la fase restaurativa per non rischiare l’insuccesso dell’intero trattamento.
Visioni post-operatorie frontale della zona orale.
- In primo luogo, i tempi biologici, che sono determinati, oltre che dalla situazione clinica iniziale, dall’organismo del singolo paziente. Sono tempi legati alla risposta individuale alle terapie ma, soprattutto, sono tempi inviolabili. In altre parole è l’operatore che deve monitorare la guarigione ed adattarsi alla risposta del paziente.
- Nei casi complessi, i tempi biologici, possono raggiungere un anno e rappresentano la parte più cospicua del tempo totale di trattamento.
- D’altra parte, i tempi tecnici sono invece quelli necessari per eseguire la parte finale delle procedure ricostruttive protesiche ed in genere, in uno studio ben organizzato, non superano i due/tre mesi.
- In generale il trattamento dei casi complessi può essere diviso in tre fasi distinte:
- Prima fase abbastanza intensiva di cure.
- Successivamente un fase di controlli mensili per qualche mese, fino al raggiungimento di uno stato di salute perfetto e stabile.
- La fase delle terapie protesiche finali
- Ed infine, nei rari casi in cui l’apparato di supporto parodontale (osso e gengive) sia sano e siano necessarie solo interventi protesici, anche estesi, il tempo totale di trattamento sarà estremamente ridotto.