Il bruxismo è un’attività ripetitiva dei muscoli della mandibola, caratterizzata dallo stringere e/o digrignare i denti e/o trattenere o spingere la mandibola; se si realizza durante il sonno è denominato bruxismo notturno, quando avviene durante la veglia è denominato bruxismo diurno.
La sua prevalenza arriva al 20% tra la popolazione adulta, il bruxismo è stato associato a tic nervosi e reazioni allo stress. La genesi del bruxismo non è ancora completamente chiarita anche se lo stress e l’ansia sono considerati fattori di rischio.
Il bruxismo è stato recentemente classificato come “disturbo del movimento legato al sonno”. La consapevolezza del digrignare i denti durante il sonno, notata dal partner o dai membri della famiglia, è segnalata dall’8% della popolazione.
Recenti pubblicazioni suggeriscono che il bruxismo notturno è secondario a micro arresti correlati al sonno, definiti da un aumento dell’attività cardiaca e respiratoria autonoma che tendono a ripetersi 8-14 volte per ora di sonno. Il ruolo dei fattori ereditari (genetici) e della resistenza delle vie aeree superiori nella genesi dell’attività ritmica dei muscoli masticatori e del bruxismo del sonno sono, ancora oggi, oggetto di studio.
L’attività ritmica dei muscoli masticatori nel bruxismo notturno raggiunge il suo massimo nei minuti che precedono la fase del sonno REM (movimento rapido degli occhi) e suggerisce che un meccanismo relativo alle transizioni della fase di sonno eserciti un’influenza sui motoneuroni facilitando l’insorgenza del bruxismo notturno.
Infine resta da chiarire quando il bruxismo, come comportamento che si riscontra in una popolazione altrimenti sana, diventa un disturbo associato a conseguenze come: danni ai denti, dolore muscolare e/o articolare e sviluppo di conflitti sociali/matrimoniali che richiedono l’intervento di un medico.
Attualmente il bruxismo è trattato dallo specialista odontoiatra e da specialisti nei disturbi del sonno. Gli esami clinici e strumentali correleranno eventuali problemi nell’allineamento delle arcate dentarie ed un esame specialistico atto a verificare l’andamento del riposo notturno (polisonnografia).
La terapia tende a trattare gli eventuali disturbi d’ansia, le errate abitudini di vita, la salute dentale; molto utili i distanziatori delle arcate dentarie realizzati su misura, meglio conosciuti come placche di protezione notturna.
Consigliamo vivamente di rivolgersi allo specialista e non tentare qualche trattamento “fatto in casa” che possa risultare nocivo, la visita specialistica ed una diagnosi precoce possono farvi risparmiare molti problemi e molti costi futuri.