La funzionalità del nostro sistema masticatorio è strettamente collegata alla posizione dei denti ed alle caratteristiche della configurazione occlusale (rapporto di combaciamento delle arcate dentali).
La definizione di cosa sia l’occlusione normale o ideale si basa su studi che includono gli aspetti neuromuscolari e morfologici che influenzano la posizione dei denti e la loro funzione. Numerose e multiformi caratteristiche sono responsabili del fatto che l’occlusione funzionale di ogni individuo sia diversa per ogni individuo. L’ortodonzia corregge la posizione dei denti e la forma delle arcate dentarie già sviluppate o di arcate ancora in fase di sviluppo. Oltre al riallineamento dei denti, l’ortodonzia serve per curare le malocclusioni legate ad un rapporto atipico tra i denti. Il mal funzionamento delle arcate dentali può generare dolori a livello dell’articolazione temporo-mandibolare, usure dentali, problemi di masticazione, respirazione e/o fonazione o distonie estetiche.
I casi più frequenti in cui un paziente può averne bisogno di una terapia ortodontica sono:
Prognatismo mandibolare: quando la mandibola sporge rispetto al mascellare superiore.
Cross-bite: quando, a bocca chiusa, i denti inferiori sono esterni rispetto a quelli superiori.
Morso profondo: quando a bocca chiusa, i denti dell’arcata superiore coprono eccessivamente quelli dell’arcata inferiore. In alcuni casi i denti possono danneggiare gengive e palato, causando ulteriori complicazioni.
Overjet aumentato: quando c’è una distanza maggiore del normale tra il margine incisale (quello che si usa per addentare) degli incisivi superiori e quello degli incisivi inferiori. In questo caso gli incisivi superiori, sono esposti ad un maggior rischio di frattura in caso di trauma.
La visita ortodontica accurata, corredata dagli esami diagnostici, è essenziale per la corretta elaborazione della diagnosi e del relativo piano di trattamento. Per una corretta progettazione della terapia occorrono, inoltre, modelli digitali molto precisi della bocca del paziente allo scopo di leggere bene l’asse dei denti per programmarne gli spostamenti selettivi.
No! La meccanica ortodontica, vale a dire le regole che governano lo spostamento dei denti, è universale ma esistono diverse tipologie di apparecchiature utilizzabili come ad es:
Apparecchiature ortodontiche rimovibili
Apparecchiature ortodontiche rimovibili trasparenti (Invisalign o simili)
Apparecchiature ortodontiche fisse con brackets (piastrine metalliche o in porcellana) fissate buccalmente (sulla superficie visibile dei denti)
Apparecchiature ortodontiche fisse con brackets fissati lingualmente (sulla superficie interna ed invisibile dei denti)
Sarà lo specialista, dopo un’accurata visita, a suggerire quale fra le varie possibilità terapeutiche è quella più indicata al singolo paziente.